martedì 12 luglio 2011

Con calma e serenità... Rifugio Rumor e Malga Foraoro 26/ 29 giugno 2011

Prima di descrivere queste due giornate passate sui pedali, è mia intenzione ed interesse renderVi nota una cosa:
lo scorso 17 aprile, il maledetto ghiaino trovato in una curva nel bresciano mi ha fatto prendere uno spavento che si fa ben ricordare tutt'ora... fortunatamente non è successo nulla, sono stato fortunato ma mi rendo conto che sono più insicuro nella guida e ciò mi rammarica non poco... e pensare che non stavo forzando il mio ritmo abituale!!!Da quel giorno uso meno la moto, sento il bisogno di riacquistare pian piano fiducia... ci vorrà del tempo!
Ecco perché non sono presente a tutti i nostri appuntamenti. So che POCHI di Voi non capiranno ciò che sto provando... perdere l'entusiasmo in tal maniera non è bello assolutamente... ma per ora è così!!!
Se la moto è ADRENALINA, la bici è CONQUISTA e SODDISFAZIONE PERSONALE d'aver raggiunto un obbiettivo, sentendosi bene con se stessi.
Fatto questo breve, ma doveroso per me, preambolo... ecco che...
...come da titolo, lo scorso mese mi ero prefissato di fare un bel giro in bici ma il tempo ballerino non me l'ha permesso fino a domenica 26, una giornata stupenda, limpida!
Da qualche giorno mi gironzolava per la testa l'idea di raggiungere il rifugio Giuseppe Rumor sul M.te Toraro (sopra l'altopiano dei Fiorentini) per poi dirigermi verso tutt'altra parte: Monte Corno, a sud-est di Asiago.
Partito da casa alle 8,20, stracarico di zaino contenente tutto l'occorrente per la sopravvivenza... mi dirigo verso la Val Rio Freddo, subito dietro l'abitato di Arsiero.Qui trovo la segnaletica che mi indica la prima tappa...

...e da dove inizia una strada pianeggiante solo per per il primo km scarso, poi per i restanti 17,5 km, salita non troppo impegnativa ancora su asfalto, poi, in un secondo momento su fondo sterrato.Iniziata la pendenza, raggiungo Matteo,

un altro ciclista di Piovene trovato per caso, che quel giorno stava andando a far visita ad alcuni suoi amici con una mtb dotata di ruote da 29", una novità nel settore.Salutato e ringraziato Matteo per la compagnia avuta durante il percorso svolto insieme, continuo da solo ammirando il paesaggio che pian piano riesco a vedere salendo di quota.


Verso le 10,50 eccomi al...

Bel posto, bel panorama... splendida ragazza al bancone :-)!!! Che volere di più??? ... peccato che fossi solo ad un quarto del percorso che avevo deciso di fare!
Fatto il pieno d'acqua e quattro chiacchiere, riparto verso il trentino e raggiungo...

... nessuna malizia sul cartello, per cortesia... ok??!... proseguo verso Folgaria ed i suoi campi da golf, ricavati dalle piste da neve durante la bella stagione...

...e raggiungo il lago di Lavarone verso le 13, posto in cui decido di stendere l'asciugamano da spiaggia che avevo al seguito e pranzare al sacco.
Passa mezz'ora, riprendo a pedalare verso il passo Vezzena...

...- che dura la salita dopo pranzo -... e proseguo salutando i motociclisti lungo tutto il nastro d'asfalto che mi conduce verso Asiago e la strada dei cimiteri inglesi.


A tal punto la stanchezza si fa sentire parecchio, ma dopo 95 km percorsi fino a quel punto, credo sia normale.Ne percorro altri 5, pure in salita, prima di fermarmi per il secondo break "al sacco".Decido di riprender forze e stanar la fame al rifugio "Pian del Granezza"... altra fornitura d'acqua e chiacchierata con un signore che m'aveva scambiato per uno svizzero... va' a capire il motivo...!
Riparto verso l'ormai vicino simbolo del M.te Corno

uno sguardo verso la pianura sottostante...

...e chiedo informazioni per scendere lungo la strada sterrata!
Mi viene consigliata di raggiungere Malga Sarone...

...dalla quale parte un falsopiano... come questo!

Carico di soddisfazione per la giornata trascorsa,...

...evito un ostacolo "mobile"

e rientro a casa verso le 18, dopo poco meno di 7 ore di pedalata effettiva e 121 km di fatica... e divertimento puro!!!
Il mercoledì seguente, giorno di festa qui a Schio per i Santi patroni Pietro e Paolo, ho inforcato la bici per tentare di raggiungere Malga Foraoro, sita nel comune di Caltrano in località M.te Corno.

Raggiunta Tezze di Caltrano, a fianco della pizzeria Belvedere, parte la strada "tagliafuoco"; una vera e propria rampa sotto forma di strada "bianca"!
Ecco alcune immagini che la riguardano... ma che non sanno parlare abbastanza su quanto dura sia percorrerla!



Ecco lo zoom del cartello posto vicino alla panchina della foto sopra...

...il che non ha bisogno di commenti...
Man mano che si saliva...

...ho trovato sulla strada alcuni allevamenti, come quello di capre, in questo caso!


Dopo alcune inevitabili soste, concludo la salita e raggiungo Malga Foraoro che dista da casa mia 15 km ma le 2 ore per raggiungerla, fanno capire quanto dura sia stata... considerando la bella giornata calda e soleggiata, almeno finché non sono stato in quota.



Ritorno per la medesima "tagliafuoco";... 15 minuti d'attaccamento ai freni ed ero di nuovo alla "Belvedere".


NitroRoby

1 commento:

Alessio Carollo ha detto...

Complimenti Roberto !!!!
Gran bel giro . . . la prossima volta che ti imbarchi in un'impresa come questa, chiamami!

alessio.carollo@gmail.com