Dopo un numeroso "giro" di sms, abbiamo fatto ritrovo davanti alla oramai consociata motofficina Garage 46 alle ore 13.30 puntuali...a parte un motociclista di nome Andrea che penso abbia l'orologio della sua bike giapponese un po' indietro visto lo scarto di 15 minuti che ha a quasi ogni ritrovo :-)!!!
Partiamo e, dopo circa 12 km, troviamo ad aspettarci in una stazione di servizio di Cogollo Walter (GSX-R 1000 K4) ed Enzo (Fazer 600) e dopo aver fatto un po' di benzina ci accingiamo a scalare la vetta fino alle Carbonare dove troviamo il mitico capogruppo Germano (GS 1200) seduto tranquillo in una panchina che ci aspettava e mi sono detto: alla faccia, questo "nonnetto" dara' filo da torcere a noi giovin "piloti"!! :-)
Dopo questa piccola sostina riprendiamo il cammino scendendo lungo la Fricca dove, il nostro buon Germano (per gli amici Ger) ci regala ancora qualche piega da favola.
Giunti a meta' Fricca, abbiamo svoltato a dx per Centa San Nicolo'e dopo una serie di curvine da minimoto siamo arrivati in localita' Lochere frazione di Caldonazzo nel Garage Bike Museum.
Tanto per presentare, guardando la foto sopra, i biker del giorno sono: da sx Bmw GS 1200 Germano, Honda Hornet 600 Andrea, Mv Agusta 750 Paolo, Honda CBR 1000 Michele, Suzuki GSX-R 1000 Walter, Suzuki Sv 650 Baio, Honda CBF Walter, Yamaha Fazer 600 Enzo ed il sottoscritto Kawasaki Z750 Manuel.
Ma all'appello manca un motociclista "di altri tempi"...
...eccolo...si chiama Massimo e ha voluto portare la sua amata Honda 750 four a trovare le sue "sorelline"!
Dopo le dovute presentazioni torniamo all'argomento principale.
Il museo e' nato dall'idea di Sergio Lorenzini dove voleva raggruppare all'interno di una struttura i "gioielli" della tecnologia motociclistica che hanno fatto la storia degli ultimi 30 anni e che ancora oggi sono portate nel cuore di chi a quel tempo era abituato vederle sfrecciare per strada e di noi piu' giovani che ne sentiamo solamente parlare,...moto che farebbero ancora la loro bella figura sulle strade e nei circuiti odierni; ferme per farsi ammirare e silenziose per farci sognare un ruggente passato.Il Garage Bike Museum proviene da una collezione privata di moto degli anni '70 e si posson trovare le rivoluzionarie moto giapponesi,le moto da gara e i prototipi a tiratura limitata oltre che alle fuoristrada e le mitiche Vespe che hanno movimentato tutta l'Italia!!
Di seguito troviamo la Morini 350 del 1980: modello Sport, e' stata l'ultima serie da cui in seguito fu ricavato il modello turbo rimasto pero' in unico esemplare...
...Kawasaki Z1000 del 1980, trasformazione "BURSI"(BO),ultima serie "Z" prodotta esclusivamente per il mercato italiano: 120Hp preparata con ricambistica Bimota, cerchiin magnesio e sospensioni a gas...
..."EGLI" del 1976:preparatore svizzero, meccanica Kawasaki 1240 Termignoni 120Hp, 175 Kg e unico esemplare in Italia. Appartenuta a Gastone Carpi...
..."HARRIS" del 1980: preparatore inglese, meccanica Kawasaki 1240 Termignoni 120Hp,carburatori Weber 42 di derivazione automobilistica Alfa Romeo. Solo 7 esemplari in Italia. Moto appartenuta a Roberto Rolfo...
...Kawasaki Z1000 del 1977: replica mondiale endurance'77, 1000cc 78Hp,moto di serie trasformata con kit Archimoto...
..."SEGONI" n°42 del 1979: meccanica Kawasaki 1240 Termignoni 120Hp,carburatori di derivazione automobilistica Alfa Romeo, moto da Bol d'Or utilizzata per collaudo Michelin...
..."SEGONI" n°13 del 1980: meccanica Kawasaki 1240 Termignoni 120Hp, carburatori Mikuni, freni Fontana. Moto usata da Nico Cereghini per le gare di endurance...
...Kawasaki 900 del 1972: trasformazione 1300cc Yoshimura 130Hp, carburatori Mikuni Racing, telaio standard rinforzato, detentrice Guinnes dei primati per il record di durata con una velocita' MEDIA di 246 Km/h...
...Kawasaki 900 Testa Nera del 1973: 1°apparizione sul circuito di Imola con preparazione totalmente italiana, carburatori Dell'Orto, carene Cruciata, forcellone e cerchi in magnesio Federigoni, piastre Bell'S, manubri Tommaselli e contagiri Veglia "nero"...
...Kawasaki 750r del 1993: moto pronta gara commercializzata in 200 esemplari in Italia,cambio estraibile,serbatoio in alluminio,forcellone a passo variabile, carburatori a ghigliottina, kit motore 160Hp...
...Bimota Furano CARAT del 1992: motore 1000cc Yamaha 160Hp, 170Kg, 320 Km/h (in pista),1° motore iniezione, tutti i particolari ricavati dal pieno, moto standard pronta superbike, nel 1991 costava 54.000.000...
...Honda NS400 del 1982: 400cc, 3 cilindri a 2 tempi, valvole ATC sullo scarico, cerchi ruota scomponibili,modello Eddy Lowson Replica campione del mondo...
...Honda 350 del 1973: trasformazione endurance con ricambistica italiana...
...Kawasaki KR1 250 del 1984: prototipo per omologazione italiana,max 4 esemplari in Italia...
...Kawasaki 1000r del 1981: modello dedicato ad Eddy Lowson, fedele replica della moto da lui guidata nel campionato AMA (americano)...
...Yamaha RD500 V4 del 1981: moto replica Gran Premio,4 cilindri a "V" 2 tempi,90Hp, 2 alberi motore contrapposti, con la stessa moto hanno corso R.Mamola e K.Roberts...
...MAGNI 1000 Le Mans del 1986: telaio n°26 di 31 prodotte,100Hp, solo 2 esemplari in Italia,preparazione Lorenzo Magni (VA) capotecnico di G.Agostini nei vari mondiali da lui vinti; unica moto al mondo con forcellone posteriore a parallelogramma...
...di seguito altre moto storiche...
...passando al piano inferiore si possono ammirare Off-Road, classiche giapponesi e le vespe...
Non contento il Sig. Lorenzini colleziona pure tantissimi altri oggetti appartenenti agli anni '70 quali bici da corsa e da passeggio....
...ehm... quel personaggio che vedete in mezzo alle bici e' il nostro Ger...lui non fa parte del museo anche se a nostro dire e' un pezzo storico ma ancora molto agile con le moto moderne per avere un posto al museo...
...si trova anche abbigliamento da bici sempre degli anni '70...
...ed infine oggetti di vario genere appartenenti rigorosamente agli anni passati...
Dopo tutta sta scarellata di "cimegli" la sete si faceva sentire, soprattutto al buon Lorenzini che, come cicerone, gli darei il primo premio in quanto la sua conoscenza in questo ramo e' assai grandiosa ci siamo spostati al bar-hotel di fronte dalla "vedova" per ristorarsi un po'.
Dopo i dovuti ringraziamenti al proprietario del museo che con la sua simpatiaci ha portato in un bellissimo "cammino" negli anni '70 e al Garage46 che ha offerto il buon ristoro, siam partiti in direzione Vezzene...
...imboccando una strada da mille e una notte per il paesaggio che si scorge all'uscita di ogni curva o tornantino denominata Val Scura o "Menador"
Ginti in localita' Vezzene la mia Kawa in un evidente stato affaticato ha deciso di farci fare una sostina prolungata per far riposare un po' la pompa della benza ma nulla di rilevante.
Da lì, Enzo e Walter ci hanno lasciato per scendere a valle dalla parte del lago di Lavarone e noi abbiam deciso di proseguire fino ad Asiago per poi scendere dal Costo.
Ore 18.30 arrivo alla nostra seconda casa Garage46 con 150 Km all'attivo. Temperature gradevoli anche in quota e la pioggia anche questa volta c'ha risparmiato una lavata: avevo anche dimenticato a casa lo shampoo :-)
Grazie a tutti quanti i partecipanti e un saluto grandissimo al mio socio Nitroroby che per cause maggiori non e' potuto venire!!
CURIOSITA'
Garage bike museum di Levico
Lago di Levico
Lago di Caldonazzo
Gare in salita di moto Levico-Vetriolo-Panarotta
Mappa del motogiro
3 commenti:
Ciao Nitro peccato che non sei venuto via sabato causa moto rotta, il museo era fantastico ma toglimi una curiosità ieri sono passato al garage e ho osservato la tua moto cosa hai combinato per ridurre la pedana del freno in quello stato? un colpo di nervi?
E' dispiaciuto anche a me, non credere!
Ma non volevo venire come passeggero.
Cos'è successo alla pedana del freno???
Ho frenato troppo ;-)
Sembra una frase fatta, Manuel... ma hai fatto proprio una bella "cronaca" della giornata.
La FANTA è ancora sul banco di lavoro di Amedeo, ma a parte questo... è probabile che non sia presente per alcuni sabati per cause di forza maggiori, che purtroppo, coincidono in questo inizio di stagione, come ti ho già accennato telefonicamente.
Mi scuso con TUTTI i partecipanti, spiace a me per primo questo fatto ma appena possibile, sarò con Voi!
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